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Cybersecurity 2025: L’AI è la Nuova Frontiera per il Lavoro, e Chi Non Si Aggiorna Rischia Grosso

L'impatto dell'intelligenza artificiale sulle professioni della cybersecurity nel 2025 è destinato a essere profondo e trasformativo. Secondo il recente report LinkedIn Skills on the Rise, la conoscenza e la padronanza dell’AI rappresentano ormai la competenza più ricercata dalle aziende e più perseguita dai professionisti del settore. Se da un lato l’AI non è una novità assoluta, dall’altro il suo ingresso massiccio nel mercato del lavoro della cybersecurity sta avvenendo in modo rapido e incisivo.

Le statistiche di Cybersecurity Ventures evidenziano che entro il 2025 ci saranno circa 3,5 milioni di posti di lavoro vacanti nella cybersecurity, una cifra impressionante che segna una crescita del 350 percento rispetto al 2013. Questo dato riflette sia la crescente domanda di sicurezza informatica sia il gap tra le competenze richieste e quelle disponibili sul mercato.

In questo scenario, chi vuole mantenere la propria posizione lavorativa o garantirsi una carriera futura nella cybersecurity deve necessariamente dotarsi di competenze legate all’intelligenza artificiale. La capacità di comprendere, utilizzare e integrare strumenti AI nei processi di sicurezza informatica non è più un valore aggiunto, ma un requisito fondamentale per evitare il rischio di essere sostituiti o superati da figure più preparate.

L’intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente le modalità con cui vengono eseguite le attività di analisi nella cybersecurity. Tuttavia, nonostante i progressi, la tecnologia non è ancora pronta a sostituire completamente l’intervento umano. L’AI è già in grado di automatizzare la rilevazione delle minacce e di aggregare informazioni da enormi volumi di dati, sollevando gli analisti umani da compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto. Ma rimane essenziale il ruolo delle persone nell’interpretazione dei dati, nella modellizzazione delle intenzioni degli attaccanti e nelle decisioni critiche di escalation.

La sinergia tra AI e operatori umani rappresenta quindi la chiave per affrontare le nuove sfide della cybersecurity nel 2025. Mentre l’AI continuerà a evolversi e a coprire un numero crescente di attività tecniche e di monitoraggio, solo i professionisti in grado di unire competenze tecnologiche avanzate e pensiero critico saranno realmente indispensabili per le organizzazioni. Aggiornarsi sulle competenze AI e integrarle nel proprio bagaglio professionale è oggi la strategia vincente per chi ambisce a un ruolo di primo piano nel futuro della sicurezza informatica.

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