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Quando è notizia recentissima che Colonial Pipeline ha pagato un riscatto di $4.4 milioni per consentire lo sblocco dei propri sistemi dopo l'attacco ransomware subito il 7 maggio ne esce fuori un'altra ancora più eclatante.
CNA Hardy, compagnia di assicurazione che ha fatto delle assicurazioni contro il rischio cyber il proprio cavallo di battaglia, a marzo di quest'anno è stata colpita dal ransomware Phoenix Locker, divulgato dal gruppo APT russo Evil Corp. Non sono riuscito a capire quale è stata la tecnica utilizzata per veicolare il malware, ma generalmente Evil Corp utilizza RDP o VPN misconfiguration.
Ebbene, CNA Hardy per ritornare in possesso dei propri dati e evitare che venissero divulgati in rete ha pagato un riscatto di ben $40 milioni.
Sì, ho scritto bene: quarantamilionididollari!
Naturalmente oltre a questo danno facilmente quantificabile bisogna aggiungere i giorni di fermo e la perdita di reputazione, che per un'azienda che fa della protezione dal rischio cyber il proprio cavallo di battaglia non dovrebbe essere piccolo.
I ransomware oramai puntano al BGH, big game hunting, e pare che Evil Corp abbia proprio abbattuto un colosso!
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