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Negli ultimi mesi, una nuova e insidiosa campagna di malware ha preso di mira milioni di utenti sfruttando la popolarità dell’intelligenza artificiale e in particolare della piattaforma Kling AI. Attraverso pagine Facebook false e inserzioni sponsorizzate, i criminali informatici stanno indirizzando gli utenti verso siti web contraffatti che imitano il portale ufficiale di Kling AI, con l’obiettivo di indurre le vittime a scaricare software dannosi.
Kling AI è una piattaforma AI lanciata nel giugno 2024 da Kuaishou Technology, con oltre 22 milioni di utenti attivi. I cybercriminali hanno creato siti falsi, come klingaimedia.com e klingaistudio.com, che promettono la possibilità di generare immagini e video tramite l’AI. Tuttavia, invece di fornire contenuti multimediali, i siti offrono il download di un file eseguibile malevolo, mascherato da file multimediale e nascosto tramite doppie estensioni e caratteri speciali.
Questo file, una volta eseguito, rilascia un trojan di accesso remoto (RAT) e un malware stealer. Il loader monitora la presenza di strumenti di analisi come Wireshark e OllyDbg, apporta modifiche al registro di Windows per garantirsi la persistenza e inietta la seconda fase del malware in processi legittimi per sfuggire ai controlli antivirus. Il payload principale è il PureHVNC RAT, offuscato tramite .NET Reactor, che si collega a server remoti e ruba credenziali memorizzate nei browser, token di sessione e dati sensibili, inclusi wallet di criptovalute.
Questa tattica, detta malvertising, è ormai ampiamente utilizzata per veicolare malware via social media, sfruttando la fiducia degli utenti nei confronti di brand noti o di tendenza. Gli attori malevoli combinano tecniche di ingegneria sociale e malware sofisticati per ottenere l’accesso ai sistemi delle vittime e sottrarre dati personali.
Il fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di truffe online, che vede Meta e altre piattaforme social combattere una vera ondata di frodi e campagne dannose, spesso orchestrate da gruppi operanti in Asia. Per evitare di cadere vittima di queste trappole, è fondamentale verificare sempre l’autenticità dei siti visitati e diffidare di annunci troppo allettanti, soprattutto se arrivano tramite social network.