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Il ransomware rappresenta una delle minacce più gravi per la sicurezza informatica a livello globale, con danni economici che si prevede raggiungeranno i 275 miliardi di dollari all’anno entro il 2031. Nonostante questa crescita esponenziale degli attacchi ransomware, molte organizzazioni continuano a concentrare le proprie strategie di protezione dei dati esclusivamente sui sistemi considerati mission-critical, come i database e le applicazioni aziendali. Tuttavia, questa visione limitata trascura una delle superfici di attacco più ampie e vulnerabili: i dati non strutturati, ovvero i file.
La gestione dei dati file è diventata più difficile che mai, soprattutto perché la quantità di dati non strutturati nelle aziende cresce costantemente. Parliamo di documenti PDF, presentazioni, file multimediali, log di sistema, dati di ricerca e molto altro. Questi dati, spesso archiviati senza le stesse rigorose misure di sicurezza dedicate ai sistemi principali, costituiscono un obiettivo ideale per il ransomware. La loro natura distribuita e la facilità con cui vengono creati, condivisi e consultati in tutta l’organizzazione aumentano il rischio di esposizione e compromissione.
Un singolo file infetto può essere sufficiente per compromettere l’intera rete aziendale, causando interruzioni operative, perdite finanziarie e seri danni reputazionali. Inoltre, proteggere tutti i dati file con lo stesso livello di sicurezza riservato ai database può risultare troppo costoso e complesso, portando molte realtà a trascurare questa area critica.
Gli attacchi ransomware si sono evoluti per sfruttare proprio questa mancanza di attenzione verso i dati file. I criminali informatici sanno che questi dati sono spesso meno protetti e più accessibili, e per questo li prendono di mira per criptarli e chiedere riscatti elevati. È fondamentale quindi che le aziende adottino strategie di protezione dei dati più complete, che includano anche la gestione e la difesa dei dati file. Soluzioni come backup regolari, segmentazione delle reti e formazione continua dei dipendenti sono elementi chiave per ridurre la superficie d’attacco e limitare i danni potenziali.
Investire nella sicurezza dei file significa non solo proteggere informazioni sensibili, ma anche assicurare la continuità operativa e la resilienza dell’intera infrastruttura digitale aziendale. Con la crescita dei dati non strutturati, la sfida sarà sempre più gestire e difendere efficacemente questi asset, diventando così una priorità imprescindibile in ogni piano di cybersecurity.