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Cybercrime: La nuova superpotenza economica che minaccia il mondo – Danni oltre ogni disastro naturale
- Redazione
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Il cybercrime è ormai riconosciuto come la più grande forma di trasferimento di ricchezza economica nella storia moderna. Negli ultimi anni, la crescita esponenziale degli attacchi informatici, tra cui ransomware, phishing e frodi finanziarie, ha trasformato il panorama della sicurezza globale, generando ripercussioni che vanno oltre le semplici perdite monetarie. Le conseguenze dei cyberattacchi, infatti, si misurano anche nella chiusura di aziende, operazioni paralizzate, multe regolatorie, interruzioni delle catene di fornitura e danni reputazionali che possono richiedere anni per essere riparati. Questi effetti a catena stanno scuotendo interi settori industriali in tutto il mondo.
Secondo le ultime proiezioni di Cybersecurity Ventures, entro il 2025 i danni globali causati dalla criminalità informatica raggiungeranno i 10,5 trilioni di dollari all’anno. Per offrire un paragone, se il cybercrime fosse uno Stato, rappresenterebbe la terza economia mondiale dopo Stati Uniti e Cina, superando potenze come Giappone, Germania e India. Anche chi ridimensiona queste cifre indicando costi più contenuti, intorno a 1,5 trilioni di dollari annui, riconosce che il fenomeno ha ormai assunto la dimensione di una crisi economica globale, con impatti superiori al PIL di molte nazioni.
Il cybercrime non è più limitato ai soli furti digitali o ai singoli episodi di hacking. Si tratta di una vera e propria emergenza che coinvolge la stabilità economica globale, con effetti che eclissano i danni provocati annualmente da disastri naturali e che superano i profitti combinati delle principali attività criminali tradizionali, come il traffico di droga. Oggi, ogni settore, dalle piccole imprese alle multinazionali, è potenzialmente esposto a rischi di questo tipo, con conseguenze che spaziano dalla perdita di dati sensibili all’arresto delle operazioni produttive.
L’innovazione tecnologica costante favorisce la crescita della criminalità informatica, rendendo necessario un aggiornamento continuo delle strategie difensive. La consapevolezza e la formazione diventano strumenti indispensabili per contrastare l’escalation delle minacce digitali. Investire nella sicurezza informatica non è solo una scelta strategica, ma una priorità per garantire la sopravvivenza e la competitività nel contesto economico attuale, dove il cybercrime si configura come il principale fattore di rischio a livello mondiale.

