Raid a Singapore: Sei Hacker Arrestati in un’Operazione Globale di Polizia
- Redazione
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La Polizia di Singapore ha recentemente arrestato sei hacker legati a un sindacato globale di criminalità informatica. Gli arresti includono cinque cittadini cinesi e un uomo singaporiano, tutti sospettati di essere coinvolti in attività informatiche illecite nel Paese. Questa operazione ha visto la partecipazione di circa 160 funzionari delle forze dell'ordine, che hanno condotto una serie di raid simultanei in diverse location il 9 settembre 2024.
Tra gli arrestati, un cittadino cinese di 42 anni è stato trovato in possesso di un laptop contenente credenziali per accedere a server web utilizzati da gruppi di hacker noti. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati cinque laptop, sei telefoni cellulari, contanti per un totale di oltre 24.000 dollari singaporiani (circa 18.400 dollari americani) e criptovaluta del valore approssimativo di 850.000 dollari americani.
Altri tre cittadini cinesi, arrestati a Mount Sinai Avenue, sono stati trovati in possesso di laptop contenenti informazioni personali relative a provider di servizi internet stranieri, strumenti di hacking e software specializzato per controllare malware, come il trojan PlugX, ampiamente utilizzato da gruppi sponsorizzati dallo Stato cinese. Le autorità hanno confiscato sette laptop, 11 telefoni cellulari e contanti per un valore di oltre 54.600 dollari singaporiani (circa 41.900 dollari americani) da questi individui.
Un altro cittadino cinese di 38 anni è stato arrestato a Cairnhill Road per il sospetto di "offrire di acquistare informazioni personali identificabili che si ritiene siano state ottenute tramite mezzi illegali." Il sesto individuo, un cittadino singaporiano di 34 anni residente a Hougang Avenue, è sospettato di aver assistito gli altri nelle loro attività illecite.
I sospettati sono stati accusati di reati ai sensi del Computer Misuse Act 1993 per aver ottenuto accesso non autorizzato a materiale informatico, aver trattenuto informazioni personali senza autorizzazione e aver detenuto software che potrebbe essere utilizzato per commettere ulteriori attacchi maligni. Il cittadino singaporiano è stato anche accusato di complicità nell'ottenere accesso non autorizzato ai siti web, un reato punibile con una multa fino a 5.000 dollari singaporiani (circa 3.830 dollari americani), o una pena detentiva fino a due anni, o entrambi, per un primo reato.
Secondo Channel News Asia, un sesto cittadino cinese è stato successivamente arrestato e accusato per aver istruito l'uomo singaporiano a sottoscrivere un piano di banda larga Singtel. La Polizia di Singapore ha dichiarato: "Questa è un'operazione significativa poiché si sospetta che gli individui stessero conducendo operazioni informatiche malevole a livello globale da Singapore. Non tolleriamo l'uso di Singapore per condurre attività criminali, incluse quelle informatiche illecite. Affronteremo con severità i colpevoli."