Nel suo secondo mandato, il presidente Trump ha intrapreso azioni significative per ridurre le dimensioni del governo, causando un impatto rilevante sui programmi federali di cybersecurity e protezione dei consumatori. Le sue politiche di licenziamenti di massa e tagli ai fondi hanno destabilizzato agenzie come la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA), compromettendo la sicurezza delle elezioni statunitensi e la lotta contro la disinformazione.
Accesso del DOGE ai Sistemi Informatici Federali
Tra le mosse più controverse c'è l'accesso concesso al Department of Government Efficiency (DOGE), guidato da Elon Musk, ai sistemi informatici di agenzie federali cruciali. Questi interventi hanno sollevato preoccupazioni tra gli esperti di sicurezza, che vedono in questi atti un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale.
Sospensione delle Attività del CFPB
Inoltre, il presidente Trump ha ordinato la sospensione delle attività della Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), bloccando le azioni di protezione dei consumatori e favorendo l'abolizione dell'agenzia. Questa mossa ha allarmato molti, considerando che la CFPB ha restituito miliardi di dollari ai consumatori attraverso sanzioni alle istituzioni finanziarie che violano le leggi di protezione dei consumatori.
Sospensione dell'U.S. Foreign Corrupt Practices Act
Le azioni di Trump hanno anche visto la sospensione dell'U.S. Foreign Corrupt Practices Act, bloccando le indagini sulla corruzione e smantellando iniziative come la Kleptocracy Asset Recovery Initiative. Questo ha sollevato critiche da parte di organizzazioni investigative come l'Organized Crime and Corruption Reporting Project, che ha subito tagli significativi nei finanziamenti a causa della chiusura dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID).
Impatto sui Rapporti Internazionali
L'impatto delle decisioni di Trump si estende anche ai rapporti internazionali. Le sue dichiarazioni pro-Russia e critiche nei confronti dell'Ucraina hanno alienato gli alleati occidentali e sollevato dubbi sulla capacità degli Stati Uniti di guidare la cooperazione internazionale contro il crimine informatico.
Queste azioni, viste come un attacco sistematico alle strutture di sicurezza e trasparenza governativa, sono state paragonate a tattiche tipiche di gruppi di ransomware. L'amministrazione Trump sembra seguire una strategia di smantellamento delle protezioni esistenti, sostituendo esperti con personale inesperto, aumentando così i rischi per la sicurezza nazionale.
In un contesto di crescente preoccupazione per l'integrità delle reti informatiche federali, queste mosse sollevano interrogativi sulla direzione futura della politica di sicurezza informatica negli Stati Uniti e sulla capacità del paese di mantenere la fiducia dei suoi alleati.