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Cybercrime da 10 Trilioni: I Governi Cercano Talenti Inaspettati per Fermare l'Ondata di Attacchi
- Redazione
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Il costo del cybercrime a livello globale è previsto raggiungere i 10.5 trilioni di dollari nel 2025, secondo recenti ricerche. Questa cifra impressionante sottolinea quanto le minacce informatiche siano diventate pervasive e pericolose, con un impatto sempre più pesante su governi, aziende e cittadini. Tuttavia, mentre le grandi aziende possono spesso contare su risorse dedicate per la cybersecurity, per gli enti governativi statali e locali la difesa dai cyberattacchi rimane una sfida ardua, aggravata da una significativa carenza di personale qualificato nel settore.
Strategie innovative per la ricerca di talenti nella cybersecurity
Una delle strategie emergenti più efficaci per contrastare l’escalation degli attacchi informatici nei governi consiste nell’allargare il bacino di talenti, andando oltre i profili tradizionali dell’IT. Secondo esperti del settore, chiunque abbia spiccate capacità di pensiero critico, attitudine a risolvere problemi complessi o a decifrare informazioni può diventare un valido analista di cybersicurezza. Questo approccio innovativo suggerisce che non è indispensabile venire da un percorso puramente tecnico per contribuire alla sicurezza digitale.
Competenze trasversali e background non convenzionali
Molti dei migliori professionisti della cybersecurity provengono infatti da background non convenzionali, come la musica, la linguistica, la traduzione, l’ingegneria, la contabilità e persino l’insegnamento della matematica. Questi percorsi formativi, spesso distanti dall’informatica classica, forniscono competenze analitiche e creative fondamentali per identificare pattern, prevenire attacchi e rispondere rapidamente alle minacce.
Importanza della formazione e del recruiting inclusivo
Per i governi, investire in programmi di formazione mirati e in strategie di recruiting inclusive rappresenta una risposta concreta e necessaria all’attuale crisi di personale nel settore della cybersecurity. Ampliare la ricerca dei talenti permette di avere team più diversificati, con punti di vista differenti e soluzioni innovative, aumentando così la resilienza delle infrastrutture pubbliche contro i cyberattacchi.
Il futuro della difesa informatica dipende dalla capacità delle istituzioni di abbracciare questa visione, abbattendo barriere tradizionali e valorizzando le competenze trasversali. Solo così sarà possibile fronteggiare un panorama di minacce in continua evoluzione e garantire la sicurezza di dati e servizi fondamentali per la società.