L’Italia conquista un brutto primato: è il terzo paese al mondo più colpito dai malware
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L'Italia è sul podio, ma purtroppo è una brutta notizia: secondo l’ultimo rapporto di Trend Micro Research, il nostro paese -ad aprile 2021- è risultato il terzo fra quelli più colpiti da malware, subito sotto Giappone (al secondo posto) e Stati Uniti (al primo).
L’Italia risultava al quinto posto nel mese di gennaio, per poi subire un’impennata nei mesi successivi che sembra non avere fine. L’unica (magra) consolazione è il distacco dal secondo e dal primo posto: sono stati ben 4.908.522 i malware che hanno colpito il nostro Paese, contro i 30.363.541 del Giappone e i 31.056.221degli Stati Uniti. Una bella differenza, ma restiamo comunque il terzo paese al mondo più colpito! Sotto di noi si trovano l’india con 4.411.584 malware e Australia con 4.387.315.
Le aziende sono le vittime preferite: gli hacker possono infatti infettare l’intera rete di una società sfruttando sistemi operativi obsoleti o non aggiornati.
Questi dati provengono dall’analisi della Smart Protection Network, la rete intelligence di Trend Micro che analizza le varie minacce e aggiorna il database online degli incidenti informatici. La Smart Protection Network in media blocca 65 miliardi di minacce ogni anno e nel mese di aprile è riuscita a gestire 435 miliardi di query, sventando 7,3 miliardi di minacce (l’80% di esse proveniva da e-mail).
La famiglia di malware più rilevata a livello aziendale è sicuramente quella di DOWNAD (nota anche con il nome Conficker): si tratta di un tipo di minaccia che esiste da molto tempo e che va a colpire proprio le piccole e medie imprese che utilizzano ancora sistemi Windows obsoleti. Questi malware infettano la rete aziendale in diversi modi: tramite URL, supporti removibili ed e-mail dal contenuto pericoloso e sfruttano la vulnerabilità delle varie piattaforme.
Per quanto riguarda invece gli attacchi ai comuni mortali, la famiglia più rilevata è quella dei COINMINER. Si tratta di malware che si nascondono all’interno del sistema e ne sfruttano la potenza computazionale per produrre criptovalute senza che l’utente si accorga di quello che succede.
Per risolvere la situazione in cui ci troviamo in questo momento e per risollevare il nostro paese in questa triste classifica, bisogna migliorare la cultura informatica di base ed imparare a difendersi da questo tipo di minacce.
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