Hacker svuotano il conto di due anziani: l’Adiconsum condanna banca e compagnia telefonica al risarcimento di 11 mila euro
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È finalmente terminata la lunga e amara epopea giudiziaria dei due anziani di Ancona che, a dicembre 2017, si erano visti svuotare completamente il proprio conto corrente bancario per un ammontare di 11 mila euro in seguito a un massiccio attacco hacker.
La sfortunata coppia si era rivolta preliminarmente all’istituto bancario di cui era correntista, il quale però si era prontamente rifiutato di restituire la somma perduta, invocando come giustificazione la presunta negligenza dei due correntisti e contrapponendo quindi un solido “muro di gomma”. Gli anziani – che mai si sono dati per vinti – hanno allora presentato il caso all’Adiconsum Marche che – agendo tramite la figura dell’Avv. Ezio Gabrielli – è riuscita finalmente nei giorni scorsi a ottenere il risarcimento della coppia. Il decreto legislativo 11/10, infatti, prevede che nei casi come quello descritto l’onere della prova spetti interamente alla banca: è l’istituto di credito, in altre parole, a dover dimostrare l’eventuale negligenza, lo sbaglio o la truffa da parte del correntista, se vuole ottenere di non risarcire la vittima.
Ma l’aspetto più interessante della vicenda risiede nella condanna, oltre che della banca, anche della compagnia di telefonia mobile di cui la coppia era cliente: questa infatti avrebbe staccato la linea telefonica dei due anziani senza accertare ulteriormente la provenienza della richiesta di blocco né tantomeno registrare la telefonata, basandosi esclusivamente sul codice fiscale e sul numero telefonico (due informazioni alla portata di chiunque, soprattutto tramite i servizi di online banking) degli anziani, forniti proprio dai truffatori. Bloccando la linea telefonica, gli hacker avevano di fatto ottenuto di isolare del tutto la coppia, che non avrebbe in questo modo ricevuto gli sms di alert della banca, rimanendo quindi all’oscuro di ciò che stava succedendo.
La Sentenza n. 1355/2019 emessa il 16 luglio ha però portato un po’ di luce sulla triste vicenda: l’istituto di credito e la compagnia telefonica sono stati infatti condannati a risarcire i due anziani degli 11 mila euro persi durante l’attacco nonché a pagare le spese processuali.
Roberta Mangoni dell’Adiconsum, al termine della saga giudiziaria, ha subito precisato a proposito dell’esito: «Da un lato è un monito ai consumatori per porre in essere tutte le cautele necessarie quando si apre un conto corrente online e si eseguono operazioni, dall’altro vogliamo rassicurare i consumatori che qualora si trovassero in situazioni simili possono rivolgersi ad Adiconsum che possiede tutti gli “strumenti” per tutelarli».
Ciò che è bene imparare da questa travagliata vicenda, dunque, è che spesso chi viene truffato si rivolge in via esclusiva alle forze dell’ordine per ottenere giustizia, nonostante queste riescano a conseguire ben pochi risultati, data la normativa prevista dal nostro sistema penale. In molti casi è preferibile infatti percorrere l’iter civile, come dimostrato dal caso qui descritto, dove la vittoria è stata possibile proprio grazie all’intervento dell’Adiconsum di Ancona.