Recentemente, un gruppo di ricercatori cinesi ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza delle attuali tecnologie crittografiche utilizzate in settori critici come quello bancario e militare. Utilizzando un computer quantistico D-Wave, gli scienziati affermano di aver compiuto il primo attacco quantistico di successo contro algoritmi crittografici ampiamente diffusi. Tali algoritmi, noti come algoritmi crittografici a rete di sostituzione-permutazione (SPN), sono alla base di standard importanti come RSA e AES.
Quantum Annealing Public Key Cryptographic Attack Algorithm Based on D-Wave Advantage
Il documento di ricerca, intitolato "Quantum Annealing Public Key Cryptographic Attack Algorithm Based on D-Wave Advantage", spiega come due approcci tecnici basati sull'algoritmo di ricottura quantistica possano minare la sicurezza crittografica classica. Il primo metodo di attacco si fonda completamente sui computer D-Wave, sfruttando la combinazione di un problema di ottimizzazione e una ricerca in uno spazio esponenziale. Questo processo viene risolto tramite i modelli Ising e QUBO. Il secondo approccio proposto integra tecniche di crittografia basate su calcoli classici, come l'algoritmo di firma Schnorr e la tecnica di arrotondamento di Babai, con l'algoritmo di ricottura quantistica, per operare oltre i limiti dei metodi di calcolo tradizionali.
Grazie a queste tecniche, e con l'ausilio del computer quantistico D-Wave, il team guidato da Wang Chao dell'Università di Shanghai sostiene di aver violato con successo la struttura SPN ampiamente utilizzata. Nonostante Wang non abbia divulgato ulteriori dettagli per la sensibilità dell'argomento, l'implicazione è che algoritmi di crittografia 'di livello militare' come AES-256 potrebbero essere più vulnerabili di quanto si pensasse. Le tecniche basate sul calcolo quantistico potrebbero anticipare il momento in cui le attuali tecnologie crittografiche militari e aziendali diventeranno facilmente violabili.
Alla luce di queste scoperte, è rassicurante sapere che organizzazioni come il National Institute of Standards and Technology (NIST) stanno lavorando per valutare e stabilire algoritmi crittografici post-quantistici, progettati per essere a prova di futuro contro i computer quantistici.
Questi sviluppi sollevano interrogativi cruciali sulla sicurezza informatica e sull'importanza di prepararsi per un futuro in cui la crittografia classica potrebbe non offrire più la protezione necessaria. Le implicazioni di una tale evoluzione potrebbero essere profonde, spingendo la comunità tecnologica a rivalutare e innovare costantemente le proprie strategie di sicurezza per proteggere informazioni sensibili su scala globale.