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Apple a caccia di 0-day
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Con gli ultimi aggiornamenti per macOS Monterey 12.2 (https://support.apple.com/en-us/HT213054), iOS 15.3 e iPadOS 15.3 (https://support.apple.com/en-us/HT213053), ha rimosso il rischio di sfruttamento di tutta una serie di vulnerabilità censite per i suoi prodotti (da CVE-2022-22578 a CVE-2022-22579, da CVE-2022-22583 a CVE-2022-22587 e da CVE-2022-22589 a CVE-2022-22594).
Particolare interesse destano la CVE-2022-22594 (in quanto ne avevamo già parlato e attendevamo la pubblicazione della patch) e la CVE-2022-22587. Entrambe sono state (o sono) vulnerabilità 0-day; entrambe hanno infatti mostrato un ritardo nella pubblicazione dei dettagli “durante” le azioni correttive implementate da Apple. Per la prima avevamo ancora evidenze nel sistema bugzilla del progetto di uno stato transitorio tra scoperta e soluzione, mentre le seconda è ancora associata (nel momento che scriviamo) ad un CVE indicato come “riservato” sul sito di MITRE (https://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2022-22587), quindi senza alcuna attribuzione. Entrambi i fenomeni sono caratteristici della riservatezza alla pubblicazione dovuta nel caso di uno 0-day rilevato da ricercatori indipendenti al vendor relativo.
La CVE-2022-22594 trova finalmente correzione alla violazione della Same Origin Policy