Scoprire un nuovo APT (Minaccia Avanzata Persistente) non è una cosa facile, non tanto per la capacità elusiva della singola attività, ma quanto per la difficoltà di correlare le attività di minaccia e associarle ad un’unica organizzazione. Si tratta di comprendere le TTP (Tattiche, Tecniche e Procedure) che la minaccia adotta e legarle come un filo rosso nelle differenti tracce di attività rilevate.
È così che una minaccia persistente possa agire indisturbata per mesi o per anni prima che possa essere individuata e seguita nelle sue attività fino al punto di poterne contrastare le capacità offensive.
Recentemente i SentinelLabs di SentinetOne hanno potuto chiudere il cerchio delle ricerche ed individuare come tutta una serie di attività, che da un decennio imperversano in differenti paesi del sud-est asiatico (Cambogia, Singapore, Vietnam e Hong Kong), ma anche in Australia, fossero legate ad un'unica entità. Questo gruppo di minaccia ha preso di mira per tutto questo lungo periodo organizzazioni governative, educative, e di telecomunicazioni essenzialmente con finalità di spionaggi
In quale modo possiamo rendere privata una comunicazione?
In quale modo, in sostanza, possiamo impedire che altri soggetti possano leggere, ascoltare, e finanche intervenire nella comunicazione?
È una domanda antica e persino sentita già nei primi anni di vita: quanti bambini, per gioco, inventano un proprio linguaggio, un linguaggio “segreto” per condividere ciò che ritengono prezioso solo tra coloro che considerano amici? Lo si fa poi nelle comitive adolescenziali, e via via fino a forme ritualistiche di congreghe e logge.
La questione però è ben più insidiosa di piccoli segreti tra bambini più o meno cresciuti,