Operazioni e sicurezza sono da sempre antagonisti. Richiedere maggiore sicurezza implica sempre un qualche costo nelle operazioni. A questa legge non scritta non si sfugge.
Nell’aggiornamento di novembre, Microsoft ha fatto una scelta che molte altre realtà che maneggiano algoritmi di sicurezza hanno fatto o faranno: abbandonare algoritmi vulnerabili sacrificando la compatibilità con infrastrutture e configurazioni non più compatibili per la più elevata base di riferimento scelta. Certamente è una operazione che probabilmente viene mal digerita da una comunità di utenti abituata alla garanzia di compatibilità a ritroso nel tempo, anche decennale, da parte dei software Microsoft; ma il panorama delle minacce impone pur qualche sacrificio.
Per risolvere il bypass della sicurezza e la vulnerabilità derivante dall'elevazione di privilegio presente nelle autenticazioni che utilizzino la negoziazione RC4-HMAC (CVE-2022-37966) del DES (Data Encryption Standard), Microsoft si è