Come ogni anno, Verizon ha pubblicato il suo rapporto 2022 “Data Breach Investigation Report” (DBIR).
Il rapporto evidenzia come il peso di responsabilità rispetto agli incidenti di sicurezza si sia pesantemente sbilanciato verso i dipendenti delle aziende e come si sia mostrata debole la catena degli approvvigionamenti, causa questa di molteplici incidenti (come nel famigerato caso del 2020 che ha coinvolto i clienti SolarWind, i cui effetti si sono propagati, per la clientela, fino al 2021).
Insomma non solo ransomware nel mirino degli esperti (fenomeno comunque preponderante e che ha pure evidenziato una tendenza al rialzo), ma anche “il nemico in casa”.
Il ransomware non è affatto una novità, e non lo sarà per molto. Il suo peso relativo è considerevole: continua ad essere la forma più frequente delle violazioni da malware per il semplice fatto che è l’azione che con più facilità garantisce un guadagno agli operatori di minaccia. È qualcosa che probabilmente proseguirà a lungo.
Nel 2021 (l’anno oggetto del rapporto 2022) si è visto un aumento di violazioni a sistemi e software nella catena di approvvigionamento, nel partenariato e forniture terze parti, una
Sembra, ma la fonte (AdvIntel) è autorevole, che il gruppo ransomware Conti abbia chiuso la sua attività, o almeno l’attività sotto questo brand. Il fenomeno non è sorprendente, né nuovo: molti altri gruppo di cybercriminali, dopo aver raggiunto una certa fama, e dopo aver attirato troppo l’attenzione delle forze dell’ordine preferiscono scomparire nell’ombra. Conti era già una “fenice”: Conti infatti era nato nel 2020 dalle cenere del gruppo ransomware Ryuk. Quindi nulla di nuovo.
Quello che in questo caso è particolare è la stretta relazione con quanto sta accadendo con la guerra Russia-Ucraina. Infatti il gruppo Conti, noto per avere struttura e dimensioni di una vera e propria industria informatica e operante prevalentemente a partire dal territorio russo, all’inizio dell’invasione all’Ucraina si era apertamente schierato con l’amministrazione della federazione russa.
Che il gruppo fosse uno dei più importanti lo dice il fatto che il governo degli Stati Uniti abbia offerto una ricompensa di 15 milioni di dollari per l’identificazione e la localizzazione dei membri della gang.
Eppure tutto ora viene abbandonato alla velocità della luce: i