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Il ransomware è diventato una delle minacce informatiche più temute e diffuse, capace di paralizzare aziende e utenti in pochi minuti criptando i dati sensibili e chiedendo un riscatto per il loro rilascio. Riconoscere e bloccare un attacco prima che i dati vengano compromessi è fondamentale per evitare danni economici, perdita di informazioni e interruzioni operative.
Nel contesto attuale, la sicurezza informatica rappresenta una delle principali sfide per le piccole e medie imprese. Nonostante una crescente consapevolezza verso i rischi digitali, le perdite causate dal cybercrime continuano ad aumentare a livello globale.
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il panorama del cybercrime e la più recente dimostrazione arriva dall’uso improprio di v0, lo strumento AI generativo di Vercel. Gruppi di cybercriminali stanno sfruttando questa piattaforma per creare pagine di login false in modo rapido e su larga scala, simulando siti autentici e rendendo le campagne di phishing ancora più sofisticate ed efficaci.
Negli ultimi tempi, la sicurezza informatica è messa a dura prova da nuove tecniche di attacco che sfruttano servizi e configurazioni poco sicure all’interno delle infrastrutture IT. Un esempio recente riguarda l’abuso dell’interfaccia Java Debug Wire Protocol (JDWP).
Nel panorama attuale della sicurezza informatica, le piattaforme AI per i Security Operations Center (SOC) stanno diventando strumenti fondamentali per la gestione degli alert e la risposta agli incidenti. Tuttavia, non tutte le soluzioni AI sono uguali e molti strumenti si affidano a modelli pre-addestrati che presentano limiti significativi.
Nel mondo digitale di oggi, essere allineati con i temi di intelligenza artificiale, social media e cybersecurity è fondamentale sia per la vita privata che professionale. La mancanza di consapevolezza su questi argomenti può esporre chiunque a rischi considerevoli, dal furto di dati personali fino a truffe online sempre più sofisticate.
Un nuovo gruppo di cybercriminali conosciuto come NightEagle, identificato anche come APT-Q-95, è stato recentemente individuato mentre sfruttava una vulnerabilità zero-day su Microsoft Exchange Server per colpire settori strategici in Cina, in particolare governi, difesa e tecnologia. Attivo dal 2023, NightEagle si distingue per la sua rapidità nel cambiare infrastrutture di rete, rendendo difficile la sua individuazione e il tracciamento da parte degli esperti di sicurezza informatica.
Negli ultimi mesi le campagne di phishing stanno evolvendo e sempre più spesso sfruttano file PDF come vettori di attacco per impersonare brand noti come Microsoft, DocuSign, NortonLifeLock, PayPal e Geek Squad. Queste email fraudolente inducono le vittime a chiamare numeri di telefono controllati dagli attaccanti, una tecnica nota come TOAD (Telephone-Oriented Attack Delivery) o callback phishing.
Negli ultimi mesi il panorama della sicurezza mobile è stato scosso dalla scoperta di sofisticate operazioni di frode su dispositivi Android, tra cui spiccano IconAds, Kaleidoscope e una serie di campagne malware che sfruttano sia la pubblicità digitale che tecniche di furto finanziario. Queste minacce colpiscono milioni di utenti in tutto il mondo, sfruttando vulnerabilità del sistema operativo e la diffusione di app malevole sia sul Play Store che attraverso store di terze parti.
Nel settembre 2024 la Francia ha registrato una serie di attacchi informatici mirati a entità governative, telecomunicazioni, media, finanza e trasporti. Questi attacchi sono stati attribuiti a un gruppo di hacker cinesi conosciuto come Houken, che ha sfruttato vulnerabilità zero-day nei dispositivi Ivanti Cloud Services Appliance (CSA).
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